giovedì 27 dicembre 2012

GERMANIA AUMENTA IL FLUSSO DEGLI IMMIGRATI DAI PAESI EUROPEI
Aumenta il flusso di immigrati dai Paesi europei in crisi verso la Germania. Del resto come nelle grandi depressioni del passato, anche in quella attuale si sta registrando un importante flusso di lavoratori che si spostano dai Paesi maggiormente colpiti verso quelli che stanno resistendo meglio alle difficoltà. In Germaniail fenomeno ha assunto dimensioni tali da attirare l’attenzione dell’Agenzia federale per il Lavoro, l’equivalente dei nostri centri per l’impiego (l’ex ufficio di collocamento). L’agenzia tedesca ha infatti realizzato uno studio basato sui dati raccolti a tutto maggio 2012 ed è giunta alla conclusione che in dodici mesi il numero di cittadini italiani, greci, spagnoli e portoghesi che lavorano in Germania è cresciuto del 6,5% a 452mila unità.

lunedì 17 dicembre 2012

GERMANIA 400 MILIONI DI PERNOTTAMENTI E TURISTI DANAROSI
La Germania e' saldamente al primo posto in Europa come attrazione turistica, davanti a Spagna e Italia, in particolare per quanto riguarda gli stranieri con il portafoglio gonfio in cerca di articoli di lusso. Lo rivela uno studio di "Masterkreis", l'associazione di oltre 40 aziende tedesche specializzate nella produzione di articoli di lusso, i cui risultati vengono anticipati dal domenicale 'Welt am Sonntag'. Nell'anno che sta per concludersi gli alberghi tedeschi sfonderanno per la prima volta la soglia di 400 milioni di pernottamenti, mentre nei primi nove mesi del 2012 i turisti stranieri hanno speso nei negozi e nelle boutique di lusso tedesche quasi 5 miliardi di euro, con un aumento del 52% rispetto all'anno precedente. Gli articoli di lusso venduti in Germania finiscono ormai per oltre il 20% nelle valigie degli stranieri, in particolare degli asiatici, con questa percentuale che nei prossimi anni dovrebbe raggiungere in 50%.
La Germania e' diventata il maggiore polo di attrazione per gli stranieri danarosi soprattutto a causa del fatto di essere leader mondiale in fatto di fiere e convegni.

domenica 16 dicembre 2012


GERMANIA PREVISTI 2 MILIONI DI NUOVI ARRIVI

 

Secondo uno studio dell’istituto Kiel Economics fino al 2017 gli immigrati saranno circa 2 milioni in più rispetto a quelli che decideranno di lasciare la il paese.

Per la Germania si prospettano anni di forti ondate migratorie, dovute alla crisi economica che sta colpendo con maggior forza i Paesi del sud Europa quali Grecia, Spagna, Portogallo e Italia.

Secondo uno studio dell’istituto Kiel Economics fino al 2017 gli immigrati saranno circa 2 milioni in più rispetto a quelli che decideranno di lasciare la il paese. Il picco, secondo le stime, si riscontrerà nel 2014, anno in cui sarà di circa 500.000 la differenza tra chi arriverà e chi deciderà di cercare fortune altrove.

Gli esperti di Kiel Economics si aspettano sì una stabilizzazione delle economie mediterranee, tuttavia nei prossimi cinque anni la crescita debole non basterà a far calare sensibilmente la disoccupazione. L’aumento degli arrivi si spiega anche con un secondo effetto, consistente in una variazione dei movimenti migratori: le persone, specie dell’Est Europa, che prima della crisi sceglievano di trasferirsi in Spagna, Inghilterra o Irlanda oggi prendono sempre più la strada della Germania, oppure vi arrivano direttamente dalle città spagnole, inglesi o irlandesi in cui avevano cercato un posto in passato.

A trarre vantaggio dal boom dell’immigrazione potrebbe essere l’economia tedesca: già oggi la Germania registra in alcuni settori – in particolar modo nelle professioni tecniche e scientifiche, nell’informatica e nella matematica – una carenza di personale altamente qualificato, un problema destinato ad acuirsi in futuro a causa dell’invecchiamento della popolazione tedesca.

domenica 9 dicembre 2012

BERLINO NEGOZI GRATUITI - Segue le regole del baratto
 Accade a  Berlino dove hanno appena aperto quattro Umsonstladen, letteralmente "negozi gratuiti". Dentro è possibile trovare vestiti, accessori e scarpe di ogni taglia e per ogni occasione, ma anche libri, dischi ed elettrodomestici. Tutto assolutamente gratis. Il meccanismo segue le regole del baratto: le persone portano ciò che non usano più e in cambio prendono ciò che vogliono, senza tirar fuori il portafoglio. Il rapporto non deve essere necessariamente alla pari, vuol dire che è anche possibile "acquistare" senza dare nulla in cambio o al contrario portare la propria roba senza prendere nulla in cambio.
In tutta la  Germania sono oltre sessanta i free shop secondo una tendenza che continua a crescere. Sono gestiti da volontari che lavorano come commessi mentre l'affitto dei locali è pagato con le donazioni libere dei clienti. Non di carità si tratta, ma di dare impulso all'economia favorendo il flusso e lo scambio di beni.

lunedì 26 novembre 2012

GERMANIA Fiducia in Crescita Indice Ifo

Pil della Germania nel terzo trimestre viene confermato a +0,2% rispetto al secondo trimestre, in base alla lettura finale. Lo comunica l’istituto di statistica.
La crescita economica tedesca nel terzo trimestre e’ stata sostenuta in particolare dalle esportazioni e dai consumi.
Altra notizia positiva per la Germania è la crescita a sorpresa dell’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche segna un rialzo, il primo dopo sei mesi di calo, a 101 punti contro i centi registrati a ottobre.

venerdì 16 novembre 2012

Studenti, fuga dalla crisi
Berlino è la terra promessa

          Un esodo, come negli anni '60
                     
Dal Sud Europa alla Germania: boom di immigrati. Nei primi sei mesi del 2012 sono arrivati 447.000 stranieri. Affitti per tutte le tasche e maggiori chance di lavoro; i tecnici sono i più richiesti
di Roberto Giardina da Quotidiano.net

Berlino, 16 novembre 2012 - Tutti a Berlino. Dall’Europa del sud per sfuggire alla disoccupazione i giovani cercano fortuna a casa di Frau Angela. Un’invasione, un esodo, come negli Anni Sessanta. Allora gli emigrati giungevano con la valigia di cartone, per lavorare alla catena di montaggio, alla VW o alla Mercedes, o per scendere nelle miniere della Ruhr. Oggi vengono giovani diplomati, dalla Spagna, dal Portogallo, dal nostro paese. Gli italiani nella capitale erano circa 12mila, fino a pochi anni fa (600mila in tutto il paese). Oggi sono 24mila, secondo quanto risulta alla nostra ambasciata. Per la polizia, sarebbero oltre 50mila. Non tutti, infatti, comunicano l’espatrio all’Aire, il registro degli italiani all’estero.

Berlino è oggi quello che era Parigi negli Anni Venti, o la Londra ruggente dei Beatles. Si trova un alloggio economico (ma i prezzi salgono), si mangia con poco, e neanche male. A tutti si offre una prima chance: fammi vedere quel che sai fare, poi magari si dice ‘nein, cambia mestiere’, con franchezza. Almeno non si perde tempo. I tedeschi sono ospitali, il grande, unico ostacolo, è la lingua. Sapere il tedesco è indispensabile, solo in alcuni settori molto specializzati si sopravvive con l’inglese.

Ieri le autorità hanno comunicato i dati per il primo semestre: da gennaio a giugno sono arrivati in tutto il paese in 501mila, 66mila in più rispetto allo stesso periodo del 2011, un aumento del 15 %. Già l´anno scorso, l´incremento aveva raggiunto il 20. La maggior parte proviene dall’Unione Europea: sono 306mila, il 24 % in più. I disoccupati fuggono dalla Grecia: a casa, non hanno speranze. Sono stati 15.700, un aumento del 78 %, dalla Spagna sono arrivati in 11mila (+ 53), arrivano anche dalla vicina Polonia, e dall’Ungheria. Per gli italiani il calcolo è meno preciso, per la nostra tendenza a evitare complicazioni burocratiche. Dovrebbero registrarsi dopo tre mesi, pochi lo fanno, in attesa di vedere come andrà a finire l’avventura.

La loro bibbia è il manuale di Simone Buttazzi e Gabriella di Cagno, «Tutti a Berlino- guida pratica per gli italiani in fuga» (Quodlibet Editore – 12 euro), appena pubblicato, che spiega quel che c’è da fare, e gli errori da evitare. «Bisogna armarsi di santa pazienza e di mostruosa disciplina», spiega Simone, giunto a Berlino da Bologna sei anni fa. Vive facendo il traduttore. Gabriella, barese, ha studiato e vissuto a lungo a Firenze, per fuggire in Prussia nel 2007. Ha trovato la sua strada come maklerin, agente immobiliare. Gli italiani più fortunati danno la caccia alle case, e contribuiscono al boom dei prezzi e degli affitti, complicando la vita ai connazionali con pochi soldi in tasca.
Berlino parla italiano, e ha un cuore azzurro, la Potsdamerplatz costruita dal genovese Renzo Piano. I ristoranti che battono il tricolore sono oltre mille, buoni, veri e finti, gestiti da arabi, da russi, persino dai tedeschi (che non sono i peggiori). In attesa di venire scoperto come pittore o pianista, si può finire in cucina, un cuoco guadagna bene, ma i prussiani non amano i dilettanti. Qualunque cosa si sappia fare, o si creda di saper fare, è meglio non contare sull’arte di arrangiarsi. L’economia tedesca non è in crisi, caso mai rallenta, ed ha bisogno di tecnici¸ gli ingegneri preferiti agli architetti, di medici, di meccanici. Per i letterati è dura, anche in riva alla Sprea.
Crisi: esodo greci verso Germania +78% in primi 6 mesi 2012

(ANSA) - ATENE, 16 NOV - Mentre molti greci che stanno soffrendo per la grave situazione economica rimproverano le loro attuali condizioni alla Germania come responsabile delle rigide misure di austerita' varate dal governo di Atene, il numero dei loro connazionali che ha deciso di emigrare sul suolo tedesco e' notevolmente aumentato nei primi sei mesi di quest'anno rispetto al passato. Lo riferisce il quotidiano Kathimerini citando dati diffuso dall'istituto nazionale di statistica.
Il numero dei greci immigrati in Germania tra gennaio e giugno di quest'anno e' aumentato del 73%. Cinque anni fa c'erano circa 295.000 greci residenti in Germania ma con la Grecia arrivata ormai al quinto anno consecutivo di recessione e con un tasso di disoccupazione del 25,4%, il loro numero sta aumentando rapidamente.

lunedì 12 novembre 2012

GERMANIA 47 milioni di pernottamenti
 
Buono l’andamento turistico nella repubblica tedesca fra gennaio e agosto di quest’anno: oltre 47 milioni di pernottamenti (+ 8,4 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) con un significativo aumento delle presenze italiane (+ 7,3%), addirittura + 9,1 nel solo mese d’agosto, quello più “sfruttato” dai nostri connazionali. Arrivano un po’ da tutto il mondo i visitatori che hanno scelto la Germania come meta per le proprie vacanze. Assieme ai turisti dell’Europa centrale, si sono registrate presenze in aumento anche da Russia, Cina, Giappone.
Nel 2012, secondo le statistiche mondiali, la Germania salirà al terzo posto nel ranking delle mete più visitate al mondo, dopo Stati Uniti, Spagna, precedendo paesi come la Francia, l’Italia, la Cina.
La Germania si conferma terra di immigrazione. Per professioni altamente qualificate e businessman, oltre che per lavoratori dipendenti. Tant’è che nel solo 2012 sono stati concessi ben 6.500 nuovi permessi di soggiorno diversi da quelli per lavoro dipendente. I più numerosi a favore di cittadini americani, occupati soprattutto nel settore educativo come insegnanti di inglese. Seguiti da russi e cinesi che, invece, sono massicciamente attivi nel commercio. L’identikit di questo immigrato del nuovo tipo è in maggioranza maschile (62%), di mezza età (intorno ai 40 anni) con un elevato livello di istruzione (l’80% ha almeno una laurea). Intenzionato, secondo quanto riporta l’Ufficio federale di statistica, a rimanere in Germania per non meno di dieci anni.

martedì 25 settembre 2012

Casa all' Estero programma Eufides dei Notai 

Visto il crescente interesse che si registra in Europa attorno agli acquisti immobliari oltre confine, anche la categoria dei notai si è mossa annunciando il prossimo lancio del programma Eufides. Grazie a questo progetto sperimentale, per adesso attivo solo in territorio europeo, la piattaforma internazionale del notariato consentirà agli acquirenti impegnati in compravendite internazionali di gestire il tutto tramite il proprio notaio di fiducia che, collaborando e tenendosi in contatto telematico con un suo collega dell’altro Stato, seguirà la trattativa rendendo più facile e fluido il processo legale legato alla stessa.

mercoledì 22 agosto 2012

Germania, no segnali di bolla immobiliare

In Germania non ci sono segnali di una "bolla immobiliare" e i prezzi delle proprietà e gli affitti in generale si muovono "in linea ai fondamentali economici". Lo ha reso noto l'agenzia di rating Fitch in un report, sottolineando che solo "nelle aree metropolitane, in particolare Berlino e Monaco, gli aumenti dei prezzi hanno superato i fondamentali, come la relativa stabilità economica della Germania, la migrazione netta e la bassa attività nel comparto costruzioni".

Secondo l'agenzia di rating, i prezzi degli immobili residenziali aumenteranno "ulteriormente in Germania e in particolare nei mercati core nel breve-medio termine", con la domanda degli investitori che dovrebbe "restare solida". In questo modo, "i valori dei collaterali delle banche tedesche aumenteranno nel lungo periodo, se il gap tra indicatori economici e livelli dei prezzi dovesse salire". Per quanto riguarda il credito, c'è stata "una crescita moderata dei prestiti per mutui", nonostante la Germania abbia uno dei tassi di proprietà di unità residenziali più bassi d'Europa, attorno al 46%, conclude il report.

mercoledì 1 agosto 2012

Gli Italiani comprano all estero

Data: 01/08/2012

Se la crisi sta spegnendo l'entusiasmo degli italiani per l'investimento sul mattone in patria, si registra un vero e proprio boom di acquisti all'estero. Lo rivela Scenari Immobiliari, stimando che oltrefrontiera verranno comprate entro fine anno circa 40mila case. Un numero notevole, l'equivalente di una città di medio-grandi dimensioni come Varese o Grosseto.
Solo nel primo semestre 2012, gli italiani hanno comprato circa 15.500 appartamenti, con un aumento del 16,5% rispetto alla prima metà dello scorso anno. Un trend che dovrebbe estendersi anche nei mesi a venire, con un incremento annuale previsto per il 2011 del 13,7 per cento. Gli italiani comprano dunque più case all'estero che in Italia, dove la stima per il 2012 si ferma a 30mila. A spingere all'investimento in altri Paesi sono i bassi prezzi e anche la fiscalità penalizzante in Italia. Inoltre, in molti Paesi, è possibile avere mutui a tassi vantaggiosi. L'acquisto medio all'estero si aggira intorno ai 110mila euro. Sono in calo gli acquisti per investimento, concentrati nella fascia di alto livello delle città di maggior pregio, con una grande attenzione verso la redditività. Il compratore-tipo italiano, invece, è a caccia di occasioni nei Paesi dove la crisi ha fatto crollare le quotazioni. L’attenzione si rivolge verso le residenze a basso costo, in località gradevoli dal punto di vista ambientale e facilmente accessibili attraverso i collegamenti aerei low cost. Mentre, per quanto riguarda la provenienza degli acquirenti, continuano a dominare le famiglie lombarde e venete, ma c'è un aumento dei compratori provenienti dal sud.
Molti acquisti si sono concentrati su Londra, dove li italiani hanno superato i russi quanto a numero di transazioni e sono al primo posto tra gli investitori stranieri. Si tratta di un investimento, in quanto la capitale inglese è considerata un rifugio sicuro anche da coloro che acquistano una seconda casa per allontanare i capitali dall’area euro. Stabile l'interesse per il resto della Gran Bretagna è stabile, che si concentra nelle città universitarie più importanti, come Oxford e Cambridge e, in misura minore, Birmingham e Manchester.
Diminuisce invece l'appeal per gli Stati Uniti, dove molte famiglie hanno già comprato negli ultimi anni. Gli italiani, comunque, sono al quarto posto tra gli acquirenti stranieri negli Usa, dopo inglesi, tedeschi e francesi. Controtendenza New York, che registra un aumento degli acquisti da parte degli italiani, anche se a fronte di un calo del valore medio dell’investimento. Bene anche Miami, dove i prezzi sono dimezzati rispetto alle punte di mercato del passato, seguita da Los Angeles, San Francisco e Chicago. Si conferma l’interesse per le abitazioni di piccole dimensioni nelle città universitarie, soprattutto Cambridge, New Haven e Boston. Si possono locare facilmente e si hanno rendimenti interessanti.
Sempre guidati dalla volontà di proteggere i propri capitali, gli italiani guardano con interesse anche alla Svizzera, sebbene presenti prezzi elevati. Il Paese elvetico però offre buoni servizi, solidità economica e anche un lavoro, spingendo molti a comprare casa per ragioni professionali. In sensibile calo, invece, gli acquisti in Francia, soprattutto nelle stazioni turistiche, sia estive che invernali, a causa di prezzi elevati a fronte di un’offerta scarsa. Stabile il flusso di acquisti a Parigi, con forte concentrazione nelle zone centrali più prestigiose e nel quartiere latino. La larga maggioranza della domanda si concentra sui mini-appartamenti. Si conferma il trend ascendente in Corsica, dove le quotazioni sono nettamente inferiori rispetto alla riviera francese. Attira molto Berlino, che offre un buon livello a prezzi decisamente più bassi rispetto alla media europea. A parità di qualità, si calcola un quinto rispetto a Londra, con ottime prospettive di rivalutazione nei prossimi anni. Le famiglie italiane acquistano in larga maggioranza appartamenti, soprattutto mono e bilocali che poi mettono a reddito.
Per chi invece cerca un affare a basso costo, l'attenzione si sposta su Spagna, Grecia e Irlanda, che a causa delle difficoltà finanziare hanno registrato un crollo dei prezzi. In calo, però, gli acquisti a Madrid, Barcellona e nelle località più importanti delle Baleari, soprattutto Maiorca e Minorca, perché i prezzi degli immobili di qualità sono ancora elevati e attirano l’interesse di una percentuale limitata di famiglie con un budget consistente. Crescono invece Marbella e Almeria in Costa del Sol o Fuertaventura nelle Canarie. Bene anche località famose, come Santa Ponsa, nelle Baleari, dove con 150mila euro si può acquistare una casetta di buon livello fronte mare, o Isla Canela, lunga la costa di Huelva, in Andalusia. Occhi puntati sulla Grecia, dove la crisi economica stimola le famiglie italiane ad acquistare a buon prezzo immobili in località suggestive. Discorso analogo per Dublino, dove si concentrano la quasi totalità degli acquisti in Irlanda.

venerdì 4 maggio 2012

MERCATO IMMOBILIARE TEDESCO Residenziale Germania: Q1 2012, transazioni per 3.6 mld il mercato residenziale in Germania ha registrato nel primo trimestre 2012 un volume di transazioni per un totale di 3.64 miliardi: il miglior risultato dal 2007. Anche per quanto riguarda il mercato degli uffici il primo trimestre ha registrato transazioni per 2.2 mld con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2011 del 179%. I dati emergono da un’analisi condotta dall’ufficio studi Bnp Paribas real estate che ha condotto uno studio sull’andamento del mercato immobiliare tedesco. Secondo standard&poor's il prezzo delle case in germania continuerà a crescere Cresce il prezzo delle case in germania, inagurando una tendenza che secondo standard & poor's potrebbe continuare per i prossimi due o tre anni. una domanda superiore all'offerta e i tassi di interesse bassi sarebbero alla base di questa inversione di rotta nel mercato immobiliare tedesco. secondo un rapporto elaborato da s&p, tra il 1995 e il 2010 la costruzione di abitazioni nel paese è diminuita riducendo l'offerta di case in vendita mentre cresceva la domanda. Soltanto nel 2011 c'è stata un'inversione di tendenza, con uno spettacolare aumento di nuove abitazioni di oltre il 20%. alcuni analisti ritengono, in virtú di questi ultimi dati, che la germania possa andare incontro a una bolla immobiliare, ipotesi del tutto scartata da standard and poor's. In germania meno della metà della popolazione è proprietaria di una casa. dall'unificazione tedesca il numero delle abitazioni è cresciuto di cinque milioni e gli investimenti nel settore immobiliare continuano ad aumentare per i bassi tassi di interesse. tuttavia nel paese il rischio di una bolla immobiliare è quasi inesistente: vent'anni di continua inflessione nel prezzo delle case e stipendi in aumento hanno infatti reso abbastanza accessibile l'acquisto di una casa. Secondo s&p, questo cambio di tendenza non può che avere conseguenze positive tanto per la germania che per il resto dei paesi dell'eurozona. un settore immobiliare forte contribuisce a migliorare l'economia del paese e può avere effetti positivi anche in paesi come francia e italia che esportano in germania.

giovedì 23 febbraio 2012

ANNO RECORD PER BERLINO

In sintonia con il buon andamento dei flussi turistici generali, a Berlino il 2011 è stato un anno record anche per quelli legati agli eventi, che rappresentano una leva straordinariamente importante per l’economia della città.

Il numero degli eventi ospitati è salito a 115.700 (+2% rispetto al 2010), ma soprattutto sono aumentati del 7% i partecipanti, 9,7 milioni, e del 9% il numero di pernottamenti, 6,05 milioni. Quest’ultimo dato è particolarmente importante perché indica un allungamento della durata media degli eventi (1,9 giorni) e perché inserito nelle performance globali degli hotel berlinesi indica che gli eventi hanno generato più di un quarto dei pernottamenti totali.

“Continueremo a fare il massimo per rafforzare ulteriormente l’appeal della destinazione: il nuovo aeroporto (Berlin Brandenburg Airport, la cui apertura è prevista a giugno 2012, ndr), e i nuovi collegamenti aerei, saranno una tappa importante nel percorso che porterà la città a diventare una metropoli internazionale con un'alta attrattiva per i maggiori eventi internazionali" dichiara Burkhard Kieker, CEO di VisitBerlin. "E per fare fronte a una domanda in crescita dovremo aumentare il numero delle location per eventi".

Molto importante è l’impatto economico e sociale generato dagli eventi: il fatturato generato è salito (del 10% rispetto al 2010) a 1,8 miliardi di euro, raddoppiando rispetto a dieci anni fa, e il numero di addetti impiegati full-time nel settore consta in 34.000 persone, 2.000 in più rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda le location, a far la parte maggiore sono gli alberghi, che hanno ospitato 101.000 eventi (+6%) e 5,9 milioni di partecipanti (+7%); in calo invece le performance dei centri congressi, che hanno ospitato l’8% in meno di eventi (2.200), e le altre location, che ne hanno ospitati 12.500 (-18%).

Guardando alla committenza, resta il primato del corporate, che ha organizzato il 72% degli eventi; i partecipanti agli eventi (tutti) sono per l’80% tedeschi e per il 20% internazionali.

venerdì 13 gennaio 2012

Berlino connessione libera a Wi-fi

- Berlino - I berlinesi potranno avere presto un accesso gratuito a Internet grazie alla connessione libera a Wi-fi in tutta la capitale tedesca. Lo ha annunciato il borgomastro socialdemocratico Klaus Wowereit, presentando la sua sua nuova giunta di Grosse Koalition. Il progetto prevede "l'uso gratuito sull'intero territorio cittadino di Wlan (Wireless Local Area Network)", grazie al quale sara' possibile collegarsi a Internet con un laptop e con un cellulare. Inizialmente l'accesso gratuito a Internet sara' introdotto nei quartieri del centro storico, in modo da permettere subito anche ai turisti stranieri di usare senza problemi i loro laptop. Con questa misura, ispirata a quella gia' in vigore ad Aquisgrana, i responsabili berlinesi intendono anticipare i colleghi londinesi, che hanno gia' promesso un acceso gratuito a Internet in occasione delle Olimpiadi di questa estate.